mercoledì 24 dicembre 2014

#Voyage - Venezia

“ Venezia è una città appesa al filo del suo splendore e della sua distruzione, con il mare che avanza minaccioso per cancellarla e le sue pietre che resistono strenuamente.
Venezia è l'apoteosi del linguaggio labirintico, immersa nella laguna con le sue calli e i suoi canali che si ramificano entrando nell'essenza urbana: camminando per le anguste strade veneziane, possiamo perderci nel dedalo, sbagliando strada e direzione.
Venezia è una città persa tra luce e ombra, tra notte e giorno.
Sembra un sogno costruito con la pietra che emerge dal mare, quasi fosse una città immaginaria.
Il pensiero si perde in qualche cassetto della memoria, vola sulla laguna, cammina nell'oscurità di qualche calle, si ferma in un campo.
E' una delle città di confine tra reale e surreale, una finzione scenografica.
Le pietre di Venezia parlano di dedalo e decadenza, circondata dall'allegra vita degli abitanti. Ma l'allegria non può nascondere l'essenza stessa di queste pietre sempre in bilico tra la vita e la morte.
La paura di Venezia è la stessa paura che riguarda il labirinto e, in fin dei conti, la vita: la paura della morte."

(Marco Sambo - Labirinti: da Cnosso ai videogames)




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