venerdì 12 dicembre 2014

#Vogage - Venezia


" Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti..."
" Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità"






La mia anima malinconica sognava di visitare Venezia da tempo. Ed ora che ci sono stata ho capito che è perfetta per me, con i suoi tempi poetici, con i suoi sestieri e le sue calli larghe, ma soprattutto con le sue callette che nascondono piccole case rosate e piccole botteghe dove puoi trovare le opere d'arte di artigiani che con pazienza lavorano il vetro di Murano e non il made in China, là dove i turisti non arriveranno mai.
E il mare.
Datemi quel mare certi giorni grigio e certi giorni verde ottone.
Datemi gli Hunter Boots per passeggiare in piazza San Marco la domenica mattina, con l'acqua alle caviglie come una bambina che salta da una pozzanghera all'altra.
Concedetemi di camminare sui ponti della Serenissima, di sentire il vento freddo che ti gela le mani e ti scalda il cuore.
Concedetemi di passare i pomeriggi tra Tintoretto e Bellini, scovare i loro oli su tela nelle piccole chiesette.
Concedetemi di scattare all'ora del tramonto a Punta della Dogana, con i gabbiani che volano bassi e le striature del cielo che si riflettono nello scintillio delle onde.
Concedetemi la mia Venezia, ancora un po', qualche istante in più.


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