venerdì 16 gennaio 2015

Itinerari d'arte - Lettere a Theo

Parigi, 17 settembre 1875

Caro Theo,
essere sensibili, anche profondamente, alle bellezze della natura non significa essere religiosi, sebbene io ritenga che le due cose siano strettamente connesse l’una all’altra. Quasi tutti sentono la natura - chi più, chi meno - ma pochi sentono che Dio è spiritoso e che chiunque Lo adori deve adorarLo in spirito e verità. I nostri genitori appartengono quei pochi. E anche zio Vincent, credo. È scritto: “Questo mondo passa con tutti i suoi splendori”. Ma si parla anche di “quella buona parte, che non ci verrà portata via” e di “una sorgente d’acqua che porta alla vita eterna”. Preghiamo quindi di poter diventare ricchi in Dio. Ma non cercare di analizzare troppo queste cose - poco per volta ti appariranno più chiare - e fai come ti ho consigliato. Chiediamo che il nostro compito nella vita sia quello di diventare i poveri nel regno di Dio, i servi di Dio. Ne siamo ancora lontani: preghiamo affinché il nostro sguardo diventi chiaro, e allora il nostro intero corpo irradierà luce.
Saluti ai Roos e a chiunque chieda di me

tuo affezionato fratello, Vincent

Lo stesso è vero del senso per l’arte. Non abbandonartici completamente. Conserva ad ogni costo l’amore per il tuo lavoro il rispetto per il signor Tersteeg. In seguito, capirai meglio di ora quanto egli lo meriti.
Comunque, non è il caso di esagerare.
Hai buon appetito? Mangia e, soprattutto, non lesinare sul pane.
Buona notte, devo dare una lucidata alle mie scarpe per domani.

Questa è la prima lettera con cui si apre Lettere a Theo, una raccolta edita da Guanda che comprende tutte le lettere che Vincent Van Gogh scrisse all'amato fratello Theo. Ho ripreso in mano questo testo, dopo qualche tempo, per prepararmi alla visita di Van Gogh - L'uomo e la terra presso Palazzo Reale a Milano.
Credo infatti che sia sempre necessario, prima di visitare una mostra, documentarsi sull'artista e sul suo vissuto. Dato che molti di loro ci hanno lasciato scritti, riflessioni, lettere, cosa può esserci di meglio per comprenderli appieno?
Soprattutto nel caso di Van Gogh, queste lettere ci permettono di seguire quasi giorno per giorno la sua vicenda personale. Quello con Theo, prima ancora di essere un legame familiare, è una grande amicizia. 
L'unico amico che ha avuto, l'unico confidente, l'unico a conoscere davvero le pene della mente e del cuore dell'artista, l'unico a stargli vicino, come solo un grande amico sa fare. Purtroppo anche l'amore di Theo non è bastato a salvarlo.

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